28/01/13

Alert! "Crisi alla Greca" in arrivo anche in Italia! E intanto si pensa ad un default pilotato?



di Fabio Pupulin

"la strada davanti a noi non può essere il ritorno allo status quo ante... non occorre arrivare subito agli Stati Uniti d'Europa... è più realistico un percorso di integrazione graduale... ma è indispensabile un vero controllo sui bilanci nazionali".

"... gli acquisti dei titoli di Stato, con probabili beneficiari Spagna e Italia, partiranno solo in tandem con i fondi UE e dopo una richiesta formale di salvataggio che impone ai governi un programma di riforme".... la BCE "chiede un salto in avanti dell'architettura istituzionale europea, nel senso di un'unione bancaria (con controlli centrali che farebbero capo probabilmente a Francoforte. n.d.r.) attraverso la messa in comune di sovranità in alcuni settori specifici di politica economica".

(Mario Draghi -Governatore della BCE-  Il Gazzettino di Venezia del 30 agosto 2012)


Ecco confermate, se ancora ce ne fosse stato bisogno, le reali intenzioni che la Troika (BCE, UE e FMI) ha in serbo per noi europei: dall'inferno non si torna più indietro!

Dopo averci messo in tasca l'euro senza chiederci nulla, ed aver indebitato gli Stati che hanno adottato la moneta unica, ora la cosca globalista dei banchieri, ha in serbo per Spagna e Italia una bella "crisi" in pieno stile Grecia.

Capito il gesuita Draghi e i suoi compari cos'hanno in serbo per centoventi milioni di persone?

Non è necessario "arrivare subito agli Stati Uniti d'Europa", infatti ci si arriverà per tappe, prendendo il controllo dei bilanci nazionali degli stati, uno ad uno, attraverso una bella "crisetta" creata ad arte, in combutta con i burattini che la Troika stessa ha imposto a capo dei governi.

Monti, appoggiato dagli ottusi e ricattabili "leaders" del PD, PDL, FLI, e UDC, e con l'iniziale concorso esterno di Napolitano e poi del suo successore (la Bindi?), sarà l'esecutore materiale dell'eccidio.

Dopo le elezioni italiane di febbraio, "in tandem", Rajoy e Monti (dai Professore, muoviti a farti eleggere, ti stanno aspettando), faranno "formale richiesta di salvataggio" per accedere ai fondi UE, guarda caso, previsti dal Fondo Salva Stati (ESM o MES).

In segno di riconoscenza, i "salvatori della patria", cederanno alla Troika i controlli incondizionati dei bilanci nazionali dello Stato, già ampiamente previsto dall'altro trattato, il Fiscal Compact, entrato in vigore dal 1 gennaio di quest'anno, oltre ovviamente, ad imporre ulteriori tasse ed attuare i soliti tagli a tutti i servizi essenziali, ivi compresa la svendita degli ultimi assets pubblici (le "privatizzazioni").
In pratica, verranno consegnate le chiavi del pollaio alle volpi.

I segnali purtroppo, sembrano confermare queste ipotesi, anche perché, con l'entrata in vigore del trattato Fiscal Compact, i Titoli di Stato di nuova emissione (emessi cioè dal 1 gennaio 2013), di durata superiore ai 12 mesi, non saranno più garantiti dallo Stato.

In pratica, "uno Stato che versa in una condizione di crisi del debito sovrano" (l'Italia dopo la prossima cura Monti?), può "ricontrattare interessi, scadenze e proporre agli investitori lo scambio con obbligazioni di diversa tipologia". Capito che paraculi?

In pratica, se un risparmiatore compera BOT e BTP, e lo stato emittente è in difficoltà, potrà vedere modificate le condizioni inizialmente pattuite, in maniera unilaterale, cioè decise da una parte sola.
E indovinate chi è quella parte tra i due?

E allora, forza Monti, forza magica Europa che sai solo chiedere!
Europa macht frei!

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